da 1-0 a 2-4 con il Primiero
15.11.15 –
Telve: Daniele Ginammi, Palù, Dalcason (dal 2′ Fedele, dal 71′ Giacomo Stenico), Colme, Baldi, Moser, Vincic, Luca Ginammi, Debortoli (56′ Simoni), Pecoraro (66′ Stroppa), Trentin (81′ Manuel Stenico)
Primiero: Doff Sotta, Franceschinel, Gobber, Bettega, Maccagnan, Nami, M.Scalet, Iagher, Funai, Tavernaro, Pradel
Il Telve si presenta al “Diego Pecoraro” per una delle partite più importanti della stagione senza lo squalificato Giovanni Zanetti (oggi nella veste di cameraman).
Dopo il minuto di silenzio per commemorare le vittime degli attentati terroristici di Parigi, fischio d’inizio e dopo due minuti di gioco sulla squadra si abbatte un’altra tegola con capitan Dalcason costretto ad abbandonare il terreno di gioco per un infortunio in seguito ad un duro scontro sul pallone con un avversario. Entra Fedele, che disputerà una buona partita.
I gialloverdi, oggi in maglia granata, sembrano in palla fin dall’inizio e al 7′ passano in vantaggio con Vincic che svetta di testa su un cross dalla linea di fondo di Debortoli e manda la palla a incocciare sulla parte inferiore della traversa per poi finire in fondo alla rete.
La prima mezz’ora vede in campo solo una squadra, il Telve, che gioca molto arioso, con cambi di gioco che spesso imbeccano sulla fascia destra il velocissimo Trentin, spina nel fianco della difesa primierotta. Purtroppo c’è una certa imprecisione in fase conclusiva, come all’8′ quando proprio Trentin fa partire un diagonale che sfiora il palo alla destra di Doff Sotta, o al 12′ quando Pecoraro, ben imbeccato da L. Ginammi, perde il momento proprizio e calcia fuori. Al 21′ è un bel colpo di testa di Moser a sibilare poco lontano dai pali e subito dopo un maldestro rinvio di Doff Sotta sbatte sulle gambe di Vincic con la palla termina fuori dallo specchio della porta. Al 27′ un altro taglio da sinistra a destra trova Trentin pronto a calciare ma questa volta è un difensore a respingere.
La partita sembra indirizzata molto bene per i ragazzi di Fedele, ma al 30′ c’è la prima avvisaglia. Sulla prima azione di attacco il Primiero ha la più ghiotta occasione per pareggiare: fallo su un attaccante e calcio di rigore sul quale Daniele Ginammi ipnotizza l’avversario e vola sulla destra respingendo da campione.
Al 36′ l’ultimo squillo gialloverde con Palù che serve Trentin il quale crossa al centro per la testa di Debortoli e palla che esce di poco.
Qui la partita del Telve finisce, a parte due azioni nella ripresa, e il Primiero comincia a comandare il gioco riuscendo ad andare al riposo in vantaggio per 2-1 grazie a due erroracci della difesa telvata: al 37′ il centrale difensivo, al limite dell’area, anziché liberarsi del pallone prova senza successo un dribbling su un avversario, e la palla dopo un paio di rimpalli finisce in rete, toccata per ultimo da un difensore. Pochi istanti prima del fischio dell’intervallo Daniele Ginammi sbaglia completamente il rinvio (non sarà l’unico della partita) calciando sui piedi di Funai che non ha difficoltà ad insaccare.
La ripresa si apre con una palla d’oro sui piedi di Vincic che si trova solo davanti a Doff Sotta, ma questa volta è il portiere ospite ad ipnotizzare il nostro attaccante e a respingere il tiro.
Da questo momento inizia una lunga serie di azioni da gol per il Primiero -la prima appena sessanta secondi dopo l’occasione di Vincic con un diagonale da ottima posizione finito fuori di poco- favorite da un centrocampo e da una difesa telvati forse stanchi che lasciano praterie ai centrocampisti e agli avanti ospiti che non si fanno pregare.
All’11’ un bel tiro a giro dalla sinistra supera il nostro portiere e si stampa sulla traversa e quattro minuti dopo Pradel con un esterno destro in acrobazia su azione conseguente a corner batte Ginammi per il 3-1.
Il quarto gol arriva al 26 ad opera di Nami con un tiro che inganna il portiere.
E’ ancora Primiero fino al 40′ quando il Telve riesce ad alzare il baricentro per qualche minuto trovando il gol del 2-4 a 45′ con Luca Ginammi che sorprende il protiere con un tiro da lontano.
Prima del triplice fischio c’è ancora il tempo per qualche azione ospite.
(7)
