Matteo Trentin a “Un calcio all’indifferenza”
Intervista al campione solidale
18.04.2014- Meno tre giorni a “Un calcio all’indifferenza 4”. Tutto è pronto per la grande festa benefica organizzata dall’U.s. Telve. Le previsione meteorologiche non sono ottime, ma nemmeno disastrose, quindi lunedì vi aspettiamo in molti al campo sportivo di Telve.
Continua la vendita dei biglietti della lotteria con in palio i premi dei campioni dello sport. Ieri sera ci è stato consegnato direttamente da Matteo Trentin la bellissima maglia della Omega Pharma- Quick Step. Sulla maglietta tutti gli autografi originali dei partecipanti della squadra belga alla recente Parigi- Roubaix, tra i quali spiccano oltre a quella di Matteo, le firme di Tom Boonen e del vincitore Niki Terpstra.
Abbiamo colto l’occasione per intervistare il campione valsuganotto, vincitore lo scorso anno della tappa del Tour de France con arrivo a Lione.
Ciao Matteo, grazie innanzitutto per essere qui. Cogliamo l’occasione per farti i complimenti per i tuoi risultati sportivi: siamo orgogliosi di te e ti seguiamo con entusiasmo!
Anche quest’anno hai aderito alla manifestazione dell’U.s. Telve “Un calcio all’indifferenza”, donando una tua maglietta per la lotteria di beneficenza e per questo ti ringraziamo di cuore: tante persone hanno acquistato i biglietti presso i punti vendita e bar di Telve con la speranza di portarsi a casa il tuo bel premio. Cosa pensi di questa manifestazione benefica?
Penso che la beneficenza sia una cosa bellissima. Pensare alle persone più sfortunate di noi e cercare di aiutarle credo sia un nostro dovere. Noi sportivi cerchiamo spesso di partecipare alle varie proposte: in fondo anche una piccola firma può essere utile.
Dalla tua esperienza personale, credi che sport e solidarietá sia un binomio vincente?
Sicuramente vincente, al 100%. Sono due cose che vanno davvero d’accordo.
Quanto conta la solidarietá, l’essere squadra nella tua carriera sportiva?
Nel mondo del ciclismo conta tantissimo. Anche il più grande campione non riuscirebbe a vincere senza l’appoggio della squadra. Come si sa, l’unione fa la forza.
Che qualitá bisogna avere, secondo te, per “fare squadra”, nel ciclismo, come nel calcio ma anche nelle varie situazioni della vita?
Innanzitutto bisogna capire che non si è da soli. Il compagno o amico che si ha vicino può essere quello che ti salva nel momento del bisogno, a tua volta poi lo farai quando lui lo necessiterà. Quando si realizza che si vince e si perde assieme è un grande passo avanti.
Quali sono i tuoi prossimi impegni ciclistici?
Andrò negli stati Uniti per il Giro di California, ritornarò in Europa a giugno per correre il Giro di Svizzera, dove voglio guadagnarmi un posto per il Tour de France.
Hai mai giocato a calcio in una societá, o le due ruote ti hanno conquistato fin da piccolo?
Ad essere sincero a pallone non ho mai giocato. Ho iniziato fin da bambino con la bicicletta e ho giocato un po’ a pallavolo. Ero un po’ anticonformista, perché i miei amici invece giocavano tutti a calcio.
Hai tempo, oltre agli allenamenti, di praticare altri sport?
Si, soprattutto d’inverno. Mi piace andare con gli sci da fondo e ogni tanto con lo snowboard.
Orgogliosamente possiamo dire che nelle tue vene scorre sangue telvato, e per essere precisi i tuoi parenti abitano sotto chiesa quindi… ti vedremo giocare tra le fila di Telve Basso?
Ah ah ah… ma gioca anche Michele Motter nel Telve Basso? No perché altrimenti non gioco … scherzi a parte mi piacerebbe tanto poterci essere ma purtroppo sarò in partenza.
Grazie mille per la disponibilitá. L’intervista é finita e per concludere… manda un messaggio ai partecipanti di “Un calcio all’indifferenza”!
Spero sia una bellissima festa, che ci si diverta e che vinca ancora una volta la solidarietà.
Mi raccomando comperate i biglietti della lotteria, con tutti questi bellissimi premi l’ho fatto anche io.
Saluto tutti i lettori del sito, i giocatori dell’U.s. Telve e auguro a tutti una Buona Pasqua!
VIDEO PROMO (clicca sull’immagine)
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