28. Matteo Spagolla

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Giovane ma già allenatore di “lungo corso”

20.04.2012 – Ci stiamo avvicinando alla conclusione della nostra rubrica; ancora qualche settimana e poi andremo in pausa.
Oggi siamo assieme ad uno dei nostri allenatori; ex giocatore, juventino doc…ecco a voi Matteo “Tea” Spagolla.

Carta d’identita
NOME: Matteo
COGNOME:Spagolla
SOPRANNOME: Tea
ETA’: 36
RESIDENTE: Telve Valsugana
PROFESSIONE: Impiegato
SITUAZIONE SENTIMENTALE: felicemente fidanzato con Sara
SEGNO ZODIACALE: Pesci
ALTEZZA: 1,85
PESO: quasi 80
SEGNI PARTICOLARI: juventino
TITOLO DI STUDIO: Laurea in economia politica
LINGUE PARLATE Italiano un po’ d’inglese, qualcosina di tedesco e dialetto naturalmente

 

Angolo del pallone
Matteo raccontaci la tua carriera da calciatore e giocatore?
La mia “carriera” inizia nel lontano 1985, avevano appena finito il campo da calcio e io facevo parte di quella quarantina di ragazzi allenati da Gustavo Pecoraro, Rudy Franzoi e il compianto Gianni Rigoni. Nonostante l’età giocavo negli esordienti perché i pulcini non c’erano ancora. Mi ricordo le sonore batoste perché eravamo tutti alle prime armi. In quinta elementare finalmente hanno iscritto la squadra pulcini e posso affermare con orgoglio di esserne stato il primo capitano. Si giocava a Castelnuovo e a Strigno. Poi due anni di esordienti con Luciano Divina (Fani), due anni di giovanissimi regionali a Borgo con Diego Orsingher. Poi il ritorno a Telve con gli allievi e la juniores. Il sabato a giocare con la juniores e la domenica in panchina con la prima squadra in promozione. Poi l’esordio in prima squadra, con Ruggero Trentin, a Molveno vittoria 3 a 2 con reti di Renzo Ropelato, Massimo Gianesini e Egidio Galvan. Poi l’infortunio e il rientro sempre a Telve tra Prima e Seconda categoria con la splendida vittoria del campionato di seconda con Mister Alberto Ferrai. Poi tre anni di calcio a 5 con il Bellesini a Borgo per poi chiudere la “carriera” con l’Ortigara in seconda categoria.

Cosa ti piace del mestiere dell’allenatore?
Mi piace tantissimo stare con i ragazzi ed insegnare loro tutto quello che ho imparato in quasi 30 anni di calcio. Però devo dire che anche dai ragazzi non si finisce mai di imparare. Ringrazio Enrico D’Aquilio che quando ancora giocavo mi ha dato la possibilità di iniziare ad allenare.

Come sta andando quest’annata?
Sicuramente meglio delle aspettative avendo in rosa tutto 2002 e alcuni 2001 che però non avevano mai giocato e essendo partiti senza un portiere di ruolo.

Vedo che qualche volta i tuoi bambini ti fanno arrabbiare, ma spesso vi fate delle belle risate. Giusto?
Diciamo che abbiamo un gruppo che vivace è dir poco…. comunque le risate non mancano anche perché ogni tanto piace anche a me scherzare con i bambini.

Un pregio della tua squadra?
Non mollare mai.

Un difetto?
Ogni tanto ci dimentichiamo di essere in campo…

Un nome per il futuro “gialloverde”?
Preferisco non fare nomi, posso dire però che in questo gruppo ci sono dei ragazzi interessanti!!!!!

Com’è lavorare al fianco di Stefano Agostini?
Mi trovo benissimo. Anche perché non tutti sanno che sono stato il suo primo allenatore nei pulcini B del lontano 2001-2002.

Ma è vero che gli dai consigli su come marcare?
No non ne hanno bisogno.

Sei stato per anni un pilastro della difesa del Telve, che ricordi hai?
Bellissimi ricordi. Tanti sono stati i compagni di squadra, che si sono succeduti in quegli anni e che per ragioni di spazio non posso nominare ricordo tutti con affetto; tanti anche gli allenatori che si sono succeduti Ruggero Trentin, Enrico D’Aquilio, Giancarlo Bonella, Alberto Ferrai e Massimo Gianesini. Da ognuno di loro ho imparato sicuramente qualcosa.

Quale era un tuo pregio calcistico?
Il senso della posizione giocando da libero. E il non mollare mai.

Difetto?
Non amavo troppo gli arbitri…

E’ vero che non eri tanto amato dagli attaccanti avversari?
Diciamo che ogni tanto dovevo usare le maniere forti per fermarli…

Hai chiuso la tua carriera con un bel campionato a Grigno, concluso con la promozione dell’Ortigara, cosa ti è rimasto di quell’esperienza?
E’ stata un’esperienza bellissima anche perché eravamo tanti telvati (io, David Micheletti, Alvise Micheletti e Danilo Pecoraro) e sin da subito sono arrivati i risultati. Penso di non aver mai trovato un gruppo così compatto e unito. Mi sono trovato benissimo con tutti ma in particolar modo con Umberto Pendini e ricordo con affetto anche il mister Diego Slanzi.

Il gol che non dimenticherai mai?
Ne ho fatto talmente pochi… Comunque il gol a Scurelle in un derby con il Valsugana vinto 6 a 0.

La partita?
Concedimi due partite:
prima categoria Matterello – Telve 0 – 1 era il Matterello di Coratella e Gunther Mayr;
Tesino – Telve 1 – 1 con vittoria del campionato di seconda categoria.

Se guardi indietro, quale partita vorresti rigiocare per cambiare qualcosa?
Ortigara – Monte Ozolo spareggio per salire in prima categoria. Non doveva finire così anche perché avevo già deciso che sarebbe stata la mia ultima partita.

L’attaccante che più ti ha fatto penare?
Maniotti.

Cosa ne pensi del calcio in Valsugana
Ci sono sicuramente grosse potenzialità. Ci sono tecnici preparati, materiale umano sul quale poter lavorare. Bisognerebbe superare i campanilismi e unire le forze,
Solo così si possono ottenere determinati risultati e creare dei gruppi vincenti.

Un allenatore che ti ha fatto crescere?
Tutti gli allenatori che ho avuto mi hanno aiutato a crescere chi più chi meno.

Squadra del cuore?
JUVENTUS, JUVENTUS, JUVENTUS, JUVENTUS

Credi che per i bianconeri si sia accesa la spia della riserva?
Penso sia fisiologico un calo dopo quello di straordinario che stanno facendo. Come dice Conte non dimentichiamoci da dove veniamo cioè da due settimi posti consecutivi.

Cosa manca alla Juve per tornare grande?
Un grande attaccante tipo Drogba

La partita dei bianconeri che non dimenticherai mai?
Sono due Juventus – Parma 4 a 0 1994-1995 primo scudetto dell’era Lippi e Juventus – Ajax finale di Coppa Campioni del 22/05/1996 giocata a Roma e vinta ai rigori
In realtà vi confido un segreto, non esiste alcun Juventus- Parma 4-0 nella storia! =)

Giocatore più forte della storia del calcio?
Di quelli che ho visto giocare io da juventino ti dico Michel Platini.

L’allenatore a cui ti ispiri?
Nessuno in particolare. Ma se vuoi un nome Marcello Lippi.

Il giocatore più forte del mondo?
Adesso come adesso Lionel Messi.

Ma ci spieghi una volta per tutte la storia di “Jurgen”?
Deriva da Jurgen Kohler stopper della Germania campione del Mondo del 1990, arrivato alla Juventus l’anno dopo. Era un difensore arcigno che non mollava mai che è subito diventato il mio idolo essendo anch’io un difensore. Ecco spiegato il soprannome Jurgen.

Un aggettivo per…
–         Riccardo Lippi: presidente
–         Sergio Angeli: vive per il calcio
–         David Micheletti:grande amico
–         Emilio Fedele:interista
–         Stefano Agostini:prezioso collaboratore

Angolo del privato:
Ti piace il tuo lavoro?
Si.

Da piccolo volevi fare?
L’archeologo.

Un tuo pregio?
Sincerità.

Un tuo difetto?
Mi arrabbio facilmente.

Su “Novella 2000 de Telve” ho letto numerosi rumors su di te. Ma è vero che ti sposi?
Ah si non lo sapevo… L’hai detto anche a Sara? A parte gli scherzi penso che sia normale, quando si incontra una persona importante con cui stai bene insieme, fare dei progetti sul futuro e il matrimonio rientra sicuramente in questi progetti. Non nell’immediato comunque.

Dolce o salato?
Dolce

Piatto preferito?
Il pasticcio di mamma Maria

Pizza?
Prosciutto

Quando sei diventato grande?
Domanda di riserva????…

Dici sempre la verità?
Sempre.

Un’idea per cambiare il mondo?
Non saprei.

Cosa pensi della politica italiana?
Tutti pensano al proprio tornaconto e alla “carega” e non al bene degli italiani. La destra ha portato l’Italia sull’orlo del baratro, a sinistra non c’è nessuna alternativa credibile, quindi siamo messi proprio male.

Riusciremo a risollevarci da questa crisi?
Penso ci vorrà molto tempo.

Hobby?
Pesca

Film preferito?
La trilogia del Signore degli anelli.

Attore preferito?
Kevin Costner

Che musica ascolti?
Musica italiana.

Canzone del cuore?
“Ricordati di me” di Antonello Venditti

Sogno nel cassetto?
Formare una bella famiglia.

Donna più bella del mondo?
Sara

Come andavi a scuola?
Bene non ho mai avuto problemi

Materia preferita?
Storia e matematica

Quella i cui eri una “schiappa”?
Chimica.

Il tuo compagno di banco?
Alle elementari non ricordo, alle medie Fabrizio Trentin, Patrizio Ferrai e alle superiori Giuseppe Calvino

La maestra preferita?
La maestra Silvia Loss da Canal San Bovo.

Torniamo al calcio….
Tuo papà Aldo è stato Presidente del Telve per moltissimi anni, con il suo esempio di volontà e dedizione è stato stimolo per molti attuali membri del Direttivo. Che ricordi hai di quei anni?
Sono stati anni intensi e impegnativi la sua seconda casa era il campo sportivo. Ricordo i sacrifici che lui e tutta la direzione facevano, i soldi erano pochi, gli sponsor pochi e sempre i soliti e alla fine dell’anno il bilancio doveva quadrare. Ricordo che tutti i componenti la direzione avevano firmato in Cassa Rurale come garanzia ai continui sconfinamenti sul conto corrente. Cosa che oggi non tutti farebbero! La sua grande attenzione era per il settore giovanile e penso che insieme ad Enrico D’Aquilio, in quegli anni, abbiano costruito un qualcosa d’importante. In quel periodo penso che il settore giovanile del Telve sia stato il più importante della Bassa Valsugana. Molti di quei giocatori fanno parte dell’attuale prima squadra del Telve.

Credi che un giorno tornerà nell’Unione Sportiva?
Lo escludo categoricamente.

Mentre mamma Maria, oltre ad avere il Record Mondiale di magliette da calcio lavate, era una super tifosa… direi un ultras? =)
Non solo magliette, penso ai litri e litri di te che preparava per quasi tutte le squadre, alle tute che cercava di aggiustare anche perché una tuta doveva durare almeno tre – quattro anni non come adesso che ogni anno viene cambiata. Si era una vera e propria tifosa del Telve.

Il giocatore più forte con cui hai giocato?
Enrico Ferrai.

Il compagno di squadra preferito?
Patrizio Ferrai dai pulcini fino alla prima squadra.

Quello che proprio non sopportavi?
Non mi viene in mente nessuno.

Pronostici…
Chi lo vince lo Scudetto?
Milan

E la Champions?
Barcellona

2012, Europei in Ucraina e Polonia. Cosa faranno gli azzurri?
Spero di sbagliarmi ma credo che non passeremo il turno.

Chi vince?
Spagna

Bene, l’intervista è finita, come è andata?
Bene. Quanti ricordi…

Saluta i nostri numerosi lettori….
Un caro saluti a tutti i tifosi gialloverdi.

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